Nei primi giorni del 2012, sono state eseguite dalla Guardia di Finanza della Compagnia di Augusta ben 6 ispezioni fiscali nei confronti di soggetti economici operanti in diversi settori tra i quali l'edilizia, la fabbricazione di strutture metalliche, la manutenzione e riparazione di macchine industriali e la ristorazione. La penetrante attività di contrasto all'evasione fiscale, supportata da una preliminare e complessa analisi info - investigativa, ha consentito di individuare anche due soggetti completamente sconosciuti al fisco (evasori totali) perché non hanno mai presentato una dichiarazione dei redditi e/o IVA, portando così alla luce un imponibile evaso pari a circa 2 milioni e 500 mila euro e 500 mila euro di Iva evasa. Le attività, inoltre, secondo gli esperti delle Fiamme gialle aretusee hanno permesso di individuare una società "cartiera", ufficialmente impegnata nell'attività di ristorazione, in realtà costituita al solo scopo di emettere fatture false ad altri soggetti compiacenti. Pertanto, è stato possibile accertare l'emissione e l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per un totale di circa 800 mila euro. In capo al responsabile di questa società "fantasma", grazie ad una specifica disposizione contenuta nella legge numero. 537 del 1993 che consente di tassare la ricchezza derivante dalla commissione di reati di qualunque genere, è stata proposta la tassazione dei proventi illeciti derivanti dall'emissione di fatture false, per un imponibile totale di circa 150 mila euro. A conclusione dei primi interventi ispettivi, inoltre, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Siracusa una persona per il reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti, due persone per il reato di dichiarazione fraudolenta mediante l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e altre due per il reato di omessa presentazione della dichiarazione e per distruzione di documentazione contabile. L'importante operazione potrebbe portare ad ulteriori sviluppi nel proseguo del controllo incrociato della documentazione. La Compagnia della Guardia di Finanza di Augusta, nell'ambito delle direttive impartite dal Comando Provinciale di Siracusa, ha ulteriormente intensificato le attività di controllo economico del territorio della parte Nord della provincia aretusea, nell'ambito della ricerca e repressione delle diverse forme di evasione e, quindi, a riportare a tassazione le ingenti somme illecitamente sottratte allo Stato. Il blitz delle Fiamme gialle di Augusta avviene a pochi giorni da quello di Cortina finito su tutte le prime pagine dei media nazionali che ne hanno dato ampio risalto e che ha suscitato parecchie polemiche, da una parte il plauso di molti cittadini, dall'altra l'inopportuna alzata di scudi di certi ambienti politici, specialmente tra i duri e puri guerrieri della Padania che hanno subito polemizzato. Con quest'operazione megarese si riconferma l'inutilità di certe prese di posizione "nordiste". Infatti, a differenza di quanto sostiene il presidente della regione Veneto Luca Zaia sul suo blog personale "Dopo Cortina gli ispettori facciano controlli al Sud" in cui afferma "ci auguriamo che, per coerenza, blitz così importanti come quello di Cortina siano replicati anche al Sud", i controlli avvengono anche fuori dalla pianura Padana. Il presidente leghista Zaia stia tranquillo visto che la Guardia di Finanza è operativa su tutto il territorio nazionale, dal Nord "In una regione come il Veneto che e' la prima d'Italia per turismo" al Sud in una città come Augusta che quotidianamente raffina ed esporta in tutta Italia il 60% di benzina che è utilizzata dai Suv che circolano a Cortina, con la differenza che Augusta contribuisce quotidianamente da oltre mezzo secolo con il gettito fiscale dell'area industriale petrolchimica, non ricevendo in cambio un adeguata attenzione da parte dello Stato per quanto riguarda infrastrutture e servizi ai contribuenti.
fonte: Gianni D'Anna - 2012 www.augustaonline.it
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