venerdì 27 gennaio 2012

Secessione, la Lega lombarda potrebbe aiutarci ????

Anche se potrebbe sembrare una provocazione, sarebbe bene che Siciliani e Lega si unissero per arrivare ad uno scopo comune, La Secessione, voluta a questo punto da ambedue gli schieramenti.

Ma quali vantaggi porterebbe per la Sicilia  ????

Mi ricordo ai tempi della Lira, quando, prima delle torri gemelle, c’era  l’equazione 1 $ = 2500 lire, a quel tempo le esportazione Siciliane hanno raggiunto il massimo degli ultimi 20 anni, io esportavo vino negli stati uniti e per avere la disponibilità di un container si doveva aspettare un mese, perchè ???

Per un sistema molto semplice. 

Quando l’economia di una regione langue, la conseguenza più immediata è la svalutazione della propria moneta, che porta  inevitabilmente al calo dei prezzi delle materie prime, rendendo così i prodotti locali più competitivi nei mercati internazionali, quindi  un incremeto dell’export e maggiore lavoro per le aziende locali con aumento di assunzioni  e questo fino a quando l’economia viene ristabilita.  Con L’euro questo meccanismo di salvaguardia non è possibile, per avere un deprezzamento della moneta europea,  dovrebbe peggiorare l’economia dell’intera eurozona nel frattempo le realtà più povere soccombono sotto il peso degli stati forti.

Il  risultato è che le regioni più ricche continueranno ad essere più ricche e quelle più povere saranno sempre più povere.

Ora tenendo conto che in Italia esistono due zone, Nord e Sud con dei modelli economici totalmente diversi tra loro, più forte al Nord e meno al Sud, è chiaro quindi che la sicilia risulti fortemente penalizzata da questa aggregazione.  Se la Sicilia fosse a statuto autonomo ( non nella carta ma nei fatti ) e quindi potesse applicare il benedetto art. 40 per avere una moneta propria, svincolata dal serpente BCE, oggi potremmo contare su una moneta svalutata che ci permetterebbe di avere dei prezzi maggiormente competitivi per i nostri prodotti nel mercato internazionale, ( praticamente quello che è oggi alla base del successo della cina ). Questo porterebbe anche una ventata di  ricchezza nel settore turistico che offrirebbe vacanze da sogno a prezzi  vantaggiosi, tanto da competere con le nuove oasi africane, che hanno potuto affacciarsi nel mercato grazie alla  perduta competitività dei nostri luoghi. 

Magari non ci potremmo permettere macchine dai nomi altosonanti, ma chi se ne frega, sarebbe uno stimolo in più per solleticare l’imprenditoria locale a costruirne una tutta siciliana. 

E infine il regime fiscale.

In questo momento il regime fiscale della Sicilia è equiparato  a quello del Nord, ma le realtà lavorative ed economiche sono completamente diverse, l’Impreditore Siciliano non può reggere una pressione fiscale che è livellata per i grossi capitali Nordisti. 

Se la Sicilia fosse autonoma, avrebbe la facoltà di abbassare la pressione fiscale, semplificare il sistema tributario, creare insomma dei modelli tributari legati alle realtà del  territorio. 

Le minore entrate poi potrebbero essere compensate in parte dalla tassazione dei grandi gruppi petroliferi, che in Sicilia hanno la maggior parte della produzione  e che oggi versano allo stato Italiano ingenti somme di accise, stimate in circa 8 Miliardi di euro/anno.  

Se consideriamo che le imposte versate dai Siciliani ammontano a circa 6 miliardi di euro/anno si capisce bene che solo incamerando le accise potremmo cancellare L’irpef e L’ires e ci rimangono ancora 2 miliardi di euro/anno, che potremmo destinare alla riduzione del debito pubblico o a nuove infrastrutture.

Oggi parlare di Sicilia come regione autonoma sembra fantapolitica,  io dico che come in tutte le cose bisogna crederci,  se esiste San Marino, Montecarlo, il Vaticano, e ancora Hong Kong, Taiwan, i Caraibi, le Isole vergini, perchè non deve esistere la Sicila come stato economicamente indipendente ???

Antonio D’AMICO

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