sabato 7 gennaio 2012

Sicilia Autonomia e Controllo dei Conti Pubblici

L'idea di una Sicilia a Statuto Speciale è una conseguenza del fallimento della gestione centralista dello stato italiano, e sicuramente non attuerebbe cambiamenti solo nei rapporti con le amministrazioni Centrali ma cambierebbe anche la gestione delle Istituzioni in Sicilia.
Siamo consapevoli del furto che i Nostri rappresentanti fanno allo Stato Centrale (grazie ai loro stipendi ed ai soliti sistemi all'Italiana), come siamo consapevoli del furto che da anni lo stato ci fa non attuando e rispettando il Nostro Statuto. 
Per rendere l'Idea...
tra chi paga e chi spende c'è troppa distanza, quindi bisognerebbe accorciare la filiera e fare in modo che chi paga le tasse abbia un controllo diretto su come vengono utilizzati i propri soldi.
ECCO L'ESEMPIO DI UN PROGETTO FUNZIONALE:


AUTOGESTIONE DEI  POTERI  LEGISLATIVI  PER  L’AMMINISTRAZIONE DELLE RISORSE ECONOMICHE  SU  BASE  FEDERALE  ED AUTONOMA DEL  TERRITORIO   DI :
AUGUSTA
 PRIOLO
 MELILLI.

Si richiede la potestà legislativa in materia fiscale sui territori di Augusta Priolo e Melilli che per omogeinità di problematiche  e geografiche si possono accorpare in un unica entità geo-politica.

Il potere di legiferare viene dato ad  una giunta  votata dai residenti e dura in carica  anni 5, a meno che la stessa non si renda partecipe di gravi colpe legate al calo della redditività nel territorio.

La giunta è formata da consiglieri eletti dai residenti e da tre rappresentanti delle varie aziende insediate nel territorio.

La giunta provvede alla gestione e controllo del Sindaco,

Il Sindaco dura in carica per tutto il tempo che la giunta lo decide e fino a quando tiene alti i livelli di redditività del territorio.
Il Sindaco intraprende tutte le azioni necessarie alla sviluppo sul territorio di attività imprenditoriali, turistiche e commerciali atti a promuovere e incrementare i tassi di occupazione per i residenti.
Il Sindaco ci concenrto con la giunta provvede a contrattare  i tributi da  elargire  alla regione ed allo stato centrale a fronte della tipologia e qualità dei servizi ricevuti. Lo stesso ha il potere e la responsabilità di assumere la diretta gestione di servizi legati all’ambiente, all’istruzione, alla ricerca. 
Il ricavato da questa gestione può essere usato come contropartita per i tributi dovuti.
Il Sindaco ha il dovere di devolvere parte del surplus di bilancio a favore di comuni più poveri di risorse,  tali fondi saranno gestiti in proprio dal comune interessato ma sotto la supervisione di un commissario delegato dal comune elargitore dei fondi.Qualora tali fondi venissero sperperati e male impiegati il comune elargitore si riserva di diniegare ulteriori elargizioni, e redirigere i fondi su altri comuni più meritevoli.

Il Sindaco ha piena autonomia fino a quando rispetta i fattori di incremento della redditività del territorio e il pagamento dei tributi pattuiti con la regione ed il governo centrale.
Qualora il Sindaco devesse fallire per 2 volte l’obbiettivo allora la regione ha il diritto di commissariare  il comune fino a quando non viene risanato il debito fiscale.

Il sindaco viene dimissionato dalla Giunta in caso di calo della redditività,  la giunta provvede quindi alla elezione di un’altro sindaco tra quelli che hanno dimostrato iniziative capaci di apportare redditività positiva al territorio, il quale a sua volta è chiamato e ristabilire gli equilibri, nel caso di fallimento, Sia la Giunta che il Sindaco vengono dimessi dal popolo sovrano che indice nuove elezioni di Giunta.

Il Sindaco ha il diretto contollo degli uffici in materia di:
Ordine pubblico: Corpo Vigili Urbani
Agenzia delle Entrato locali, con cui decide volta per volta le opportune strategie intese a sviluppare ed incrementare il fattore occupazionale e di redditività all’interno del territorio.

Il Sindaco ha il diritto/dovere di promuovere in piena autonomia inizative atte all’insediamento di strutture produttive all’interno del territorio. In caso di successo vengono elergiti al Sindaco gratificazione economiche, in caso di fallimento il Sindaco se ne assume la responsabilità.

Per lo svolgimento di tale amministrazione il Sindaco opera scegliendo i propri collaboratori all’interno della giunta o all’esterno tra i residenti, fermo restando a cunsuntivo la redditività positiva di tale operazioni.
In tal caso le persone coinvolte in tali progetti e che hanno avuto successi, potranno vantare tali successi ad eventuali future  cariche di Sindaco e commissari per i comuni a cui verranno elargite somme di denaro solidale.

La gestione delle entrate e delle uscite nonchè il bilancio deve essere di pubblico dominio e di facile accesso anche ai “ non  addetti “ mediante emissioni di stampe  informative e mediate l’uso di tecnologie avanzate (internet).

I cittadini residenti sono chiamati a versare le imposte dovute al comune, tali imposte verranno calcolate anno per anno sulla base della redditività precedente. Una alta redditività porta ad una abbassamento dei livelli di imposizione fiscale procapite nonchè ad un incremento dei servizi/beni comuni in termini di quantità e qualità.

Il cittadini non residenti che espletando la loro manodopera all’interno del territorio producono reddito per se stessi sono tenuti a pagare le tasse all’interno del comune dove tale reddito è stato prodotto, tali cittadini non possono godere degli sgravi di tassazione legati all’aumento della redditività comunale, possono invece prendere residenza all’interno del territorio e quindi  acquisire gli stessi diritti dei residenti.
Il corpo dei vigili urbani è tenuto al controllo dell’effettiva residenza incluso del nucleo familiare .

All’interno del territorio si è liberi di professare ogni tipo di religione ma che non prevarichi i diritti e le antiche tradizioni culturali  del  territorio, gli ospiti sono i benvenuti ma rimangono ospiti e quindi  tollerati  fino a quando non si evincono azioni atte a esautorare i diritti dei nativi.

Quindi un Autonomia che permetta di avere quanta più trasparenza e produttività possibile.

2 commenti:

  1. Lo statuto già prevede un risarcimento per la raffinazione del petrolio da parte dell'italietta, pari ad una manovra l'anno, ma sempre disattesa. Non condivido quanto sopra scritto in quanto ritengo il prodotto minerario bene provvisorio di tutti i siciliani e non solo di una specifica zona con presunzione di auto gestione, ma auspico per una Sicilia indipendente, con regime auto referendario e con una economia di produzioni consorziata in cooperative, compreso quelle petrolifiche.

    RispondiElimina
  2. Anonimo, mi trovi d'accordo ma fino a quano non ci srà una sterilizzazione dell'ambiente politico come lo è stato fino ad adesso e meglio che ognuno si tenga per sè le proprie risorse. Poi se si deve aiutare qualche territorio in difficoltà allora lo si fa ben volentieri.

    RispondiElimina

Foto della Settimana

Foto della Settimana

Post più popolari