giovedì 26 gennaio 2012

Come e perché non pagare il Canone Rai

Ogni anno nel mese di gennaio si riparla del canone Rai: pagarlo, non pagarlo, perchè si paga, perchè non si vuole pagarlo…
La stessa RAI nulla fa per incentivare i telespettatori a pagare:ad esempio offre dei canali a pagamento nel pacchetto SKY che potrebbe benissimo far vedere ai propri abbonati, invece niente… allora vediamo come spegnere per sempre il canone.
Una cosa è certa se non si possiede un apparecchio televisivo non si è tenuti a pagarlo.
La Televisione Italiana è sempre più utilizzata come strumento di potere, alla faccia di qualsiasi libertà e diritto di informazione obiettiva. Vengono opportunamente nascoste o distorte le informazioni più scomode, dando una visione della realtà dei fatti quasi regolarmente deformata a fini di controllo del pensiero.
Ad ogni cambio di governo la prima attenzione è sempre rigorosamente rivolta al rimpasto della dirigenza RAI, perché è da lì che si controllano le informazioni che arrivano alla gente, e da lì si controllano di conseguenza le loro opinioni ed i loro orientamenti politici. Solo il 10% della popolazione si informa infatti anche tramite i giornali (fra i quali almeno c’è qualche rara voce libera), così che l’etere, tutto sotto controllo, è di fatto l’esclusivo detentore dell’informazione.
Oltre al danno la beffa: la RAI si mantiene grazie ad un canone di “abbonamento” obbligatorio (di solito gli abbonamenti sono una libera scelta…) istituito per Decreto del Re Vittorio Emanuele III nel lontano 1938, quando il fascismo era una realtà e non era molto consigliabile criticare le cose poco democratiche.
Non solo, la RAI prende soldi dallo Stato Italiano, vale a dire dalle tasche dei cittadini ancora una volta. E come se non bastasse questo carrrozzone incassa anche gli introiti pubblicitari.
In sostanza è come pagare tre volte per avere in cambio un indecente disservizio.

Pochi sanno però che la RAI deve allo stato il 7% sui canoni per pagare la vera tassa (tassa di concessione governativa). Pochi sanno che per la RAI in passato non ha versato questa tassa e che quindi i cittadini sono obbligati dalla legge a sovvenzionare un PALESE EVASORE FISCALE.
Se a questo punto il vostro fegato è abbastanza ingrossato, togliamoci una soddisfazione, facciamoci almeno un po’ di giustizia:
Disdiciamo il canone ! di certo non falliranno, ma almeno non avremo contribuito a un vergognoso disservizio che ha ben poco a che fare con la vera cultura e la libera informazione.

COME NON PAGARE IL CANONE RAI
Innanzitutto se non avete già l’abbonamento il problema non si pone, se ricevete delle lettere intimidatorie (lo hanno fatto proprio accedendo ai database Sky alla faccia della privacy) ignorateli!
E’ successo che chi ha sottoscritto un abbonamento Sky, magari usando la televisione di un familiare che paga il canone, si è visto negli anni vedere recapitare una lettera dove si intimava a pagare il canone.
Insomma non solo hanno avuto libero accesso al registro clienti di Sky, ma poi hanno ragionato in questo modo: “Se hai sottoscritto un abbonamento a Sky, vuol dire che hai un televisore ed allora devi pagare il canone RAI”. Stessa sorte per nuovi sposi o nuove residenze: “Se ti sei sposato avrai una televisione… ” Anche in questo caso c’è da avanzare qualche perplessità su come possano accedere ai database anagrafici dei comuni.
Quindi se vi trovate nella situazione di ricevere una lettera minatoria quali lettera targata RAI, S.A.T., per quanto minacciose, non abbiate paura soprattutto se non sono Raccomandate, ignoratele. Infatti Ogni tanto prendono l’elenco dei residenti e mandano le lettere a chi non risulta avere un abbonamento, ci provano perché sanno che in molti ci cascano.
Ricordatevi che il vostro domicilio è inviolabile e che nessuno può pretendere di entrare per nessuna ragione senza un mandato (non si è mai visto un Giudice firmare un mandato per cose così ridicole).
Se invece già pagate il cosiddetto “abbonamento” per non pagarlo più le regole del Re (…) non sono praticamente cambiate, l’R.D.L. n. 246 del 21 Febbraio 1938 prevede infatti solo delle possibilità
- suggellazione (sigillazione) dell’intero televisore!
- Cessione del televisore a terzi/dismissione in discarica.
In questo caso è sufficiente inviare una lettera raccomandata A/R indicando i dati del nuovo possessore o detentore con Ricevuta di Ritorno entro il 31 Dicembre. Meglio farlo almeno qualche settimana prima perché in qualche caso hanno avuto il coraggio di contestare che è pervenuta dopo il termine. Possessore è il proprietario, detentore è chi usa l’apparecchio di fatto. Se il televisore è stato venduto andrà il nuovo proprietario, se il televisore è stato consegnato a terzi (ad esempio in prestito), chi lo riceve è il detentore, che deve ugualmente pagare il canone. Le leggi recenti sulla RAI fanno una confusione spaventosa di questi due termini appositamente per far rientrare nel canone qualsiasi ipotesi, anche ovviamente quest’ultima, in barba ad ogni buon senso.
La cosa migliore da fare è andare in discarica consegnare il vostro vecchio televisore e farsi lasciare ricevuta dello smaltimento.
Allegate la ricevuta alla lettera di disdetta, comunicando di non usare più alcun televisore.
Un altro sistema, poco perseguibile, è quello della Suggellazione del televisore versando una cifra (intorno ai 10 €) su quei conti correnti dove si pagano le tasse (a memoria l’ottomila e qualcosa)con la causale “diritti per spese chiusura apparecchio televisivo, ruolo n. XXXXXXX” il numero di ruolo è indicato nel libretto di abbonamento e nei bollettini di pagamento del canone.

Raccomandata con Ricevuta di Ritorno, al solito indirizzo: S.A.T. – CASELLA POSTALE 22 – 20121 TORINO con il seguente testo:

Spett. S.A.T. – CASELLA POSTALE 22 – 20121 TORINO
Il sottoscritto chiede la cessazione del Canone TV (N° di Ruolo …………………….. ) perchè ha dismesso il proprio televisore detenuto presso la propria abitazione. A tale scopo allego attestato di dismissione del Televisore in discarica e il numero di ruolo dell’abbonamento. Dichiara altresì di non essere più in possesso del libretto di abbonamento e chiede a norma degli art. 2 e 8 della L. 241/1990 quale procedimento amministrativo intende seguire la S.A.T. ai fini del completamento di quanto disposto dall’art. 10 del R.D. n. 246 del 21/02/1938.

Cognome ………………………………………………….. Nome…………………………………………………..

Via …………………………………………….. Città …………………………………………….. CAP ………….

Data ……………………………….
Firma ……………………………….
fonte: ilmezzogiornoce.wordpress.com

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