lunedì 20 febbraio 2012

Lettera Aperta alla Cittadinanza: info sull'Ospedale


Carissimi Amici, dopo una lunga giornata, mi sono ritirato a casa alle 10:30 ma dei famosi “maccarruni” se ne è sentito tanto l’odore ma non uno è entrato nella mia “panza”.

Provo a fare una disanima di quello a cui ho assistito oggi. 

Mattina ore 8:00, come da programma, arrivano Sindaco e giunta comunale (devo dire non tutti, ma un buon 50% sicuro). La prima scure nei nostri colli arriva verso le 10 quando dei fax cominciano a circolare. Il contenuto è perentorio , il 29 trasferimento dei reparti di ginecologia presso il Nuovo Ospedale di Lentini. Tra la gente comincia il malumore e cominciano a volare parole grosse nei confronti dell’amministrazione pubblica della ns. Città, colpevole del fallimento per la salvaguardia del Ns. Ospedale.

Il Sindaco dal canto suo dall’interno dell’ufficio del dirigente dell’ospedale,dopo qualche telefonata, cerca di rasserenare gli animi dicendo che ci sarebbero delle altre carte in arrivo dal contenuto più confortante e lascia intendere ( così almeno io ed altri abbiamo inteso NDR) che il contenuto dei fax precedenti era tendenzioso e poco veritiero.

Tra tricche e baracche si arriva alle ore 16 circa, quando arrivano le tanto aspettate “carte”,  ma il sindaco anzicchè leggerne il contenuto di riserva di farlo durante una pubblica assemblea e rimanda il tutto alle ore 18:00 presso i locali di palazzo S.Biagio.

Ore 18:00 Inizio del dibattivo, presenti 15 consiglieri tra maggioranza e opposizione, più dalla parte dell’opposizione devo dire che dalla parte della maggioranza. Inizia il sindaco che su invito del presidente del consiglio fa un escursus dei fatti ( per rinfrescare le memorie) sino ad arrivare  ai risultati della giornata odierna, in sintesi, ritenendosi soddisfato per il risultato raggiunto,tenuto conto che, il punto da cui si era partiti, era di gran lunga più penalizzante, rispetto  a  quello a cui invece oggi se ne ha diritto a pieno merito, frutto del sapiente lavoro del Sindaco e della giunta tutta.

In sostanza si era partiti subendo una sicura chiusura dell’ospadale con l’assorbimento quasi totale dei reparti da parte del comprensorio di Lentini contro:

1.       una esigua riduzione di posti letto 

2.       perdita della sola ginecologia chirurgica 

3.       promesse sottoscritte dal presidente Lombardo e i vertici dell’Asp, verso la creazione di nuovi reparti di neurologia e di un e centro oncologico di eccelenza che sarebbe stato anche un centro di ricerca modello per la sicilia orientale.

Su questo si è scatenato il dibattito tra le due opposte fazioni.

Da una parte il Sindaco con i suoi sostenitori che esprimevano fiducia in quei progetti vedendo il bicchiere mezzo pieno. Dall’altra membri dell’opposizione e tecnici del compresorio ospedaliero che recriminavano la mancata applicazione della contestualità, tanto acclamata durante i precedenti incontro con il Pres. Lombardo, e la totale mancaza di fiducia su quello che invece erano i progetti futuri, praticamente meglio l’uovo oggi che la gallina domani.

Come dare torto a quest’ultimi, specialmente se analizziamo il frequeste ricorso, da parte degli organismi Nazionali , alla cancellazione dei diritti acquisiti ( Vedi per es. le pensioni) , francamente sarebbe stato più semplice mantenere il nostro ospedale nello stato attuale e creare i reparti di oncologia di eccellenza presso il nuovo comprensorio di Lentini, ma sarebbe anche stato meno oneroso e molto più pratico e sopratutto molto più logico. L’aver fatto al contrario ci porta in mente strani dubbi e come si dice a pensar male si fa peccato ma qualche volta ci si azzecca.

Ripeto la stessa frase citata dal sindaco, durante l’incontro avuto a palazzo di città il venerdì 16, quando lo stesso metteva un dubbio la fiducia su quelle promesse  sulla base di una richiesta fatta da Villa Salus per l’ampliamento di 87 stanze.

Il Dott. Vaccaro tecnico consulente della parte del bicchiere mezzo pieno dopo essere stato incalzato da una persona del comitato ha raccontato la situazione dei fatti, che a  dir del vero non ha convinto troppo i cittadini presenti all’incontro, un pò più chiaro è stato invece dopo, quando dietro una specifica domanda :

Dott. Vaccaro ma... alla luce dei fatti Lei si ritiene soddisfatto, poco soddisfatto o quanto soddisfatto dei risultati ad oggi raggiunti ???

Il Dott. Vaccaro risponde tergiversando, da cui si evince chiara una risposta “Non soddisfatto” almeno questo è quello che ho capito io.

Degno di nota sono stati l’intervento del consigliere Fabio Cannavà ( facente parte del bicchiere mezzo vuoto) il quale invitava la giunta tutta ad abbandonare i colori politici ed a intraprendere azioni forti nei confronti dei rispettivi partiti, come contropartita del torto subito.

Degno di nota anche L’intervento del Consigliere Sortino, che invitava il presidente ad indire incontri come questo, periodicamente, per controllare lo stato di avanzamento dei lavori di ampliamento promesso.

Degno di nota anche l’intervento del Consigliere Salamone Sebastiano il quale ha mostrato, carte alla mano, e anche animosamente, la malafede presente sulle promesse di creazione di nuovi e più grossi reparti, mentre manifestava il suo risentimento verso chi avrebbe avuto il dovere di impedire l’avverarsi dell’odierno smatellamento dei reparti attualmente in essere presso l’ospedale Muscatello di Augusta.

La serata si è conclusa con l’infelice frase del Consigliere Micieli la quale addossava alla cittadinanza Augusta la colpa di non avere attenzionato con la dovuta attenzione i fatti che avevano portato allo smantellamento del Muscatello, a cui vorrei aggiungere, Cara Consigliera, L’augustano è “lagnusu” per i fatti suoi e le devo dare atto, ma è a Voi che l’Augustano ha delegato l’amministrazione della Città di Augusta e per cui Voi venite pagati.

Alla prossima puntata

Antonio D’AMICO

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